L’oro è un metallo prezioso talmente apprezzato per le sue caratteristiche estetiche e tecniche da essere considerato da secoli un vero e proprio bene rifugio. Infatti la sua peculiarità è di non perdere mai il proprio valore neppure durante le peggiori crisi finanziarie e valutarie e nel corso dei crac in Borsa. Bisogna tenere a mente che il metallo aureo viene quotato in Borsa, tuttavia è anche fisico. Proprio per questo motivo viene visto dagli investitori come un ottimo mezzo per mettere al sicuro i propri risparmi e farli crescere nel corso del tempo in momenti di stagnazione economica, di deprezzamento delle monete e di recessione. Come bene rifugio l’oro viene maggiormente valutato quando la situazione economica è negativa. Infatti gli investitori preferiscono rivolgersi al metallo giallo piuttosto che alle azioni societarie e alle obbligazioni. Al tempo stesso è bene ricordare come investire in oro sia un’operazione a medio-lungo termine. In genere, per ottenere un buon guadagno dall’investimento effettuato, si devono aspettare 3-4 anni.
Quando si investe in oro si hanno a disposizione due strade: nel primo caso si acquista oro borsistico, nel secondo il metallo fisico. Qualunque sia la soluzione scelta, si ha a che fare con il metallo puro, il cosiddetto oro 24 carati. La quotazione viene fissata dal London Bullion Market presso la Borsa di Londra due volte al giorno, cioè alle 10:30 e alle 15:00 (ora locale). Proprio per questo motivo il prezzo dell’oro varia notevolmente nel breve e brevissimo periodo e può salire oppure scendere di alcuni centesimi nel corso della stessa giornata. Di conseguenza è fondamentale per gli operatori e per chiunque venda o compri oro sotto qualunque forma seguire con estrema attenzione l’andamento del mercato. Solo in questo modo è possibile ottenere dei buoni guadagni. Il golden fixing viene determinato sulla base di numerosi fattori: innanzitutto si valuta l’incontro della domanda e dell’offerta. Se la richiesta di oro è superiore al livello di produzione, la quotazione del metallo sale; invece, se l’offerta è inferiore alla domanda, il valore scende. In secondo luogo si deve considerare la situazione geopolitica, valutaria ed economica mondiale. Infatti in periodi di incertezza l’oro viene maggiormente apprezzato e la sua valutazione cresce nel caso in cui il valore delle monete diminuisce. Questo vale in maniera particolare per il dollaro in quanto il prezzo dell’oro viene espresso in modo standard in questa valuta, cioè dollaro per oncia. Tuttavia bisogna tenere a mente che per ragioni di semplicità e praticità gli operatori tendono a utilizzare la moneta in corso nel Paese di riferimento. Di conseguenza negli Stati membri dell’Unione Europea il prezzo del metallo aureo è espresso in euro per grammo e nel Regno Unito in sterline per grammo. Ciò vale sia per il metallo quotato in Borsa che per quello fisico. Sempre per entrambi si applica il golden fixing determinato dalla piazza borsistica di Londra, che viene recepito in tempo reale da tutti i mercati del mondo che trattano questo bene rifugio.
L’oro fisico da investimento si trova in commercio principalmente sotto forma di lingotti di varie dimensioni e peso e di placchette maggiori di un grammo. In entrambi i casi il metallo deve contenere almeno il 99,9% di oro: in questo caso si dice che il loro titolo è di 999 parti su 1000. Si tratta di elementi in metallo puro, che vengono realizzate da apposite fonderie e commercializzati da banche e operatori professionali in oro. I lingotti e le placchette non devono uscire dal circuito commerciale dell’oro e, anche per ragioni pratiche e di sicurezza, devono essere conservati all’interno di cassette di sicurezza bancarie. Se escono dal circuito, è necessario che siano sottoposti al saggio per valutare la veridicità del titolo. Si tratta di un test che consiste nel saggiare il metallo con degli acidi per verificarne la purezza: infatti, a differenza di quanto accade per gli altri metalli, l’oro puro è inattaccabile a queste sostanze e non si ossida. Proprio per le difficoltà di conservazione spesso si decide di investire in oro optando per le forme assimilate per legge al metallo da investimento.
L’opzione migliore consiste nell’acquisto di monete d’oro inserite nell’elenco pubblicato e aggiornato ogni anno dalla Commissione Europea nella Gazzetta Ufficiale. Vi sono compresi gli esemplari con almeno il 90% di contenuto di metallo prezioso, coniate dopo il 1800 e che hanno oppure hanno avuto corso legale nel Paese di origine. Vengono vendute a un prezzo equivalente al valore dell’80% dell’oro presente. Nella lista sono comprese le Sterline inglesi, le Eagle statunitensi, le Panda cinesi e le marengo italiane di Umberto I e Vittorio Emanuele II e III. Quando si investe in monete d’oro bisogna tenere a mente che i pezzi non hanno un valore numismatico, anche se le Panda si caratterizzano per avere impresse sulla superficie immagini diverse a seconda dell’anno di emissione. Invece gli esemplari sono valutati in base alla quantità di oro contenuta e al rapporto tra domanda e offerta. Esistono alcune monete che rappresentano dei veri e propri classici, come le Sterline: sono maggiormente apprezzate e si possono rivendere più facilmente.