Dopo l’oro, l’argento è una delle materie prime più contrattate sui mercati finanziari di tutto il mondo per via del suo valore stabile che assicura buoni rendimenti nel tempo e garantisce un solido argine all’inflazione.
Il valore intrinseco di questo metallo prezioso unito alle sue caratteristiche di malleabilità e alla sua lucentezza, fanno dell’argento uno dei materiali tra i più utilizzati nel settore della gioielleria. I suoi impieghi trovano tuttavia numerose altre applicazione nell’elettronica (grazie alla sua elevata conducibilità elettrica), nella posateria, nell’oggettistica d’arredo, nella numismatica, nella produzione di leghe per odontoiatria e in altri campi meno comuni.
Argento, dal latino argentum, è sinonimo di splendente, bianco, candido e presta il suo nome anche allo stato dell’Argentina oltre che al suo principale fiume (Rio de la Plata: il termine “plata” in spagnolo significa “argento”). Conosciuto sin dall’antichità, oggi i principali produttori sono i paesi del Sud America (in particolare Messico e Perù), gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia.
I costi per l’estrazione di questo metallo preziososono d gran lunga inferiori a quelli dell’oro. Non solo: su tutto il pianeta la disponibilità d’argento è in quantità circa 20 volte superiore a quella dell’oro, il che spiega perché il valore dell’argento resta stabilmente inferiore a quello del suo parente maggiore.
Nel secolo scorso con la scoperta di alcune grandi miniere in America Latina e con la fine della sua funzione di riserva valutaria (che ha portato le grandi banche nazionali a liberare dai propri forzieri grandissimi quantitativi di argento) si è registrato sul mercato una notevole afflusso di argento che ne ha ridimensionato gradualmente il valore. A partire dai primi anni del 2000 il valore dell’argento in rapporto a quello dell’oro è tornato a salire, rafforzando ulteriormente l’impiego di questo metallo prezioso come bene rifugio.
La quotazione dell’argento
In altre parole, l’argento ancora oggi rappresenta una forma d’investimento redditizia e a basso rischio rispetto ad altri mercati finanziari più volatili (cioè con variazioni di prezzo più altalenanti). Così come per l’oro e per altri metalli preziosi, anche il valore dell’argento in generale dipende dall’incrocio tra domanda e offerta nelle Borse internazionali.
Il meccanismo di quotazione è quello del fixing e avviene a Londra con la partecipazione di alcuni grandi gruppi bancari che raccolgono gli ordini di acquisto e vendita e, a una certa ora della giornata, fissano un prezzo ufficiale che sarà poi di riferimento in tutti i mercati finanziari oltre che sui mercati al dettaglio.
Alcuni strumenti finanziari legati al valore dell’argento (i futures) sono negoziati nelle principali borse merci mondiali nelle quali le quotazioni dell’argento cambiano continuamente. Una curiosità: su questi grandi mercati finanziari l’unità di misura di riferimento dell’argento è il “troy ounce” che corrisponde a circa 31.10 grammi.
Un tesoretto tutto d’argento
Vendere argento sul mercato spesso fa molto comodo.
Per far fronte a spese improvvise o semplicemente per esaudire un piccolo sogno nel cassetto senza dover intaccare i risparmi o le entrate provenienti dal proprio lavoro, torna davvero utile “liquidare” oggetti in argento che spesso si trovano in casa inutilizzati e completamente improduttivi.
Collane, braccialetti, orecchini ricevuti anni prima come regalo e mai utilizzati; cornici sepolte in qualche armadio; bomboniere e ninnoli vari mai esposti; oggetti rotti e accantonati in un ripostiglio. A ben vedere, dentro casa può trovarsi un vero e proprio giacimento d’argento che potrebbe essere facilmente trasformato in denaro contante soprattutto nei momenti di ristrettezza economica.
La qualità dell’argento
Generalmente, i manufatti in argento conservati in casa possono avere una quantità di metallo prezioso non inferiore a 800 millesimi (cioè 800 parti su 1.000 di argento, le restanti parti possono essere costituite da rame) fino ad arrivare a una qualità di 925 millesimi (argento sterling). L’argento puro è quello formato da 999 parti di metallo prezioso su 1.000, ma è così delicato e malleabile da renderne impossibile la lavorazione. Ecco perché bisogna distinguere prodotti in argento puro, difficili da trovare in commercio, da altri prodotti che pur riportando la dicitura 1000/1000 in realtà sono solo argentati vale cioé ricoperti da una lamina di argento.
Vendere gli oggetti in argento è facile
La prima cosa da fare allora è rivolgersi a un banco metalli che fa della trasparenza e dell’affidabilità i punti cardine della propria attività commerciale. I negozi “compro oro” operano proprio acquistando dai privati metalli preziosi, senza vincoli di quantità, anche oggetti rotti. Di questi negozi ce ne sono tanti nelle città, ma le attività presenti sul mercato da più anni sono quelle più affidabili e con maggiore esperienza.
I “compro oro” più affermati offrono sul proprio sito internet la possibilità di essere informati in tempo reale sulle quotazioni dell’argento usato anche in relazione alla qualità della lega di argento.
In primo luogo bisogna verificare la punzonatura dell’argento ovvero la dicitura stampata sul prodotto che indica la qualità del metallo prezioso presente: argento 925 oppure argento 800. Collegandosi ai siti internet dei migliori “compro oro” è possibile inserire il peso in grammi dei propri oggetti e calcolarne il relativo valore aggiornato, in base anche alla qualità dell’argento.
Alcuni di questi siti permettono addirittura di bloccare online il prezzo più conveniente prima di recarsi fisicamente in negozio. L’ultimo passaggio riguarda la consegna dei prodotti in argento presso una filiale del banco metalli: qui avviene la pesatura dei prodotti con bilance estremamente precise e il successivo pagamento immediato e in contanti.
L’ultimo atto per concludere la compravendita è la consegna da parte del “compro oro” del certificato di vendita con relativa ricevuta.